Comunicato stampa di Legambiente Lombardia Onlus e Coordinamento Salviamo il Ticino

Sono circa 70 i depuratori – alcuni dei quali malfunzionanti – che scaricano, direttamente o tramite recettori nel Ticino e impediscono il processo di miglioramento della qualità delle acque e il raggiungimento dello stato di balneabilità. Tra essi il depuratore di S. Antonino Ticino a Lonate Pozzolo (Va) che dal 2006 rilascia nel cosiddetto Fiume Azzurro e nel Naviglio liquami non conformi alle norme vigenti con grave danno all’ambiente. L’impegno di Legambiente e Coordinamento Salviamo il Ticino non è mai venuto meno: “Abbiamo fatto diffide, esposti e denunce alla Procura che portarono al sequestro preventivo dell’impianto e ad una indagine giudiziaria che prevedeva una serie di adempimenti per migliorare la depurazione” – ricordano Claudio Spreafico e Roberto Vellata, rappresentanti del Coordinamento Salviamo il Ticino – “Purtroppo, malgrado gli investimenti pubblici di miliardi di lire prima e milioni di euro poi, i risultati attesi non si vedono ancora e anche quest’anno da agosto a fine ottobre quotidianamente il Ticino ed il Naviglio sono stati coperti da abbondanti schiume e le acque erano scure e maleodoranti con presenza di solidi sospesi”.

“Il percorso che ha portato ad un parziale ammodernamento del depuratore di Sant’Antonino” – dichiara Lorenzo Baio di Legambiente Lombardia – “è stato lungo e faticoso e di questo dobbiamo ringraziare il tavolo tecnico di Regione Lombardia al quale abbiamo partecipato come osservatori attivi. Però in questo processo ci siamo tristemente accorti di quanti errori e disfunzioni storiche siano collegate a questo impianto e mai risolte: le vasche di prima pioggia e di sfioro di Borsano, mai realmente attivate, la fitodepurazione male o non gestita e le vasche di laminazione del torrente Arno, attualmente piene di rifiuti. Chiediamo a Regione Lombardia una vera presa di posizione su questa situazione per risolverla alla radice e definitivamente e ad Arpa una relazione puntuale sullo stato di depurazione del bacino del fiume Ticino per evidenziare chiaramente e per tutti le ulteriori criticità da tenere monitorate”.

Per questo motivo e per verificare personalmente la situazione, Legambiente e Coordinamento Salviamo il Ticino invitano stampa e cittadini nella mattina di Sabato 10 novembre a visitare il “Sistema di depurazione di Sant’Antonino” con il seguente programma:

  • ore 9.30 – ritrovo in località “Madonna in Binda” a Nosate (MI) c\o Binda Bici Bar
  • ore 10.00 – visita alle tre vasche di spagliamento (28 ha)
  • ore 11.00 – visita alle vasche di fitodepurazione
  • ore 11.30 – termine visita