Lunedì 7 maggio 2018, in una conferenza stampa a Bellinzona, il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino (DT) e l’Ufficio federale delle strade (USTRA) hanno presentato il progetto del nuovo collegamento A2-A13.
Nel 2009 il Gran Consiglio ticinese aveva stabilito degli obiettivi politici del collegamento A2-A13:
- il miglioramento della mobilità, in particolare con una riduzione del traffico parassitario
- la protezione dell’ambiente tramite la riduzione di rumore e inquinamento
- la valorizzazione delle risorse territoriali utilizzando il materiale di scavo per progetti di rinaturazione nel lago Maggiore
- la salvaguardia dell’agricoltura grazie alla tutela dell’integrità del territorio agricolo.
Nella progettazione del nuovo collegamento, in accordo con l’USTRA, i progettisti del DT hanno quindi posto l’accento su una variante la più rispettosa possibile dell’ambiente, prevedendo in particolare:
- un unico ponte per attraversare il fiume Ticino (collegamento A2-A13 e strada cantonale)
- una galleria da Quartino (inizio con una galleria artificiale all’altezza del sottopassaggio dei binari FFS in direzione Luino) a S. Antonino (zona Ristorante Capriolo)
- l’interramento del collegamento A2-A13 sotto la “tirata di Cadenazzo” da S. Antonino allo svincolo di Bellinzona Sud.
È stata inoltre prevista un’importante riqualifica delle strade cantonali sulla sponda sinistra e destra del fiume Ticino, così come l’eliminazione della strada Cadenazzo-Gudo, che diventerà una strada a uso agricolo e per il traffico lento.
L’incarto per l’approvazione da parte del Consiglio federale dovrebbe essere pronto entro la fine del 2020 ed essere accettata presumibilmente nel 2021, non essendo soggetta a ricorsi. Dopo la progettazione esecutiva e la pubblicazione del progetto ci sarà la decisione di finanziamento da parte del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Si ipotizza che il collegamento sarà terminato tra il 2033 e il 2038. La realizzazione del progetto dovrebbe costare 1’456 miliardi di franchi.
Urs Kocher